Anemoni, peonie, prati verdi. Scarpette rosa, fiocchetti rosa, colletti rosa.
Rosaconfetto è un libro.
Un libro per bambini.
Un libro per bambini e per bambine.
Rosaconfetto è la storia di una tribù di elefanti. In questa tribù gli elefantini sono grigi, crescono giocando nei prati verdi e nell’acqua; le elefantine sono rosa, crescono mangiando anemoni e peonie in un recinto. Pasqualina è un’elefantina, ma per quanto si impegni a mangiare anemoni e peonie, il colore rosa proprio non si fa vedere. Così i genitori, persa la speranza di vederla rosa e bella come si addice alle elefantine, la lasciano libera di uscire dal recinto.
La prima volta che incontrai questo titolo, immaginai che Rosaconfetto fosse un nome; rimasi colpita da come suonasse bene, così tuttoattaccato e da quanto sembrasse provocatorio, così tuttoattaccato.
In biblioteca trovai ragione della mia intuizione, ma scoprii con disappunto che mi sbagliavo sul nome: rosaconfetto è un colore, il colore di Pasqualina e di tutte le elefantine, che crescono in un recinto. Lo sfogliai con l’entusiasmo infantile che suscitano i libri illustrati, soprattutto quelli di grande formato, con grandi disegni che superano il confine della pagina e ingrandiscono i dettagli.
Rosaconfetto è una storia semplice: cresce con le domande semplici di Pasqualina, che fa le stesse domande semplici dei bambini e delle bambine. E’ una storia di libertà e di uguaglianza, che ci rivela come tutti gli elefanti sono diventati grigi, maschi e femmine.
Una storia che invita l’adulto che legge a chiedersi quali sono i recinti e le scarpette rosa che mette intorno e addosso alle bambine, quali i prati verdi che preclude loro, quali le etichette “da maschio” “da femmina” che attacca alle vite dei piccoli. Rosaconfetto ci invita tutti, genitori e non genitori, a superare le differenze maschio-femmina, a indossare lenti nuove per scardinare gli stereotipi, cambiare le abitudini, crescere i piccoli semplicemente come persone, misurandole “secondo il metro della migliore versione di sè” (Chimamanda Ngozi Adichie).
Quali sono le scarpette rosa che non mettete più alle bambine?
Per approfondire:
ADELA TURIN, NELLA BOSNIA, Rosaconfetto, Giunti editore Firenze, 1999 (Prima edizione: dalla parte delle bambine, 1975) – disponibile anche in biblioteca a Crespina, Cascina, Pisa SMS, Pontedera – Giovanni Gronchi.
Chimamanda Ngozi Adichie – wikipedia, www.chimamanda.com.
CHIMAMANDA NGOZI ADICHIE, Cara Ijeawele ovvero quindici consigli per crescere una bambina femminista, Torino Einaudi 2017.
Leggere senza stereotipi – SCOSSE.
L’autrice di Rosaconfetto, Adela Turin, tra le fondatrici della casa editrice dalla parte delle bambine.
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